Una settimana con un telefono del 2019!

Riusciremmo davvero a staccarci dallo smartphone per una settimana intera? È la domanda che ci siamo posti prima di partire per una breve vacanza in Italia.

Non avevamo particolari esigenze come turisti, non ci serviva connettività a tutti i costi e anche per evitare di portare sempre in spiaggia lo smartphone principale (con tutti i rischi del caso, sia per possibili danni – la sabbia graffia – che furti) ci è sembrata una buona idea acquistare un “muletto” da appena 15 euro.

Il risultato? Beh, lo diciamo subito: è stato un mezzo disastro. E nel video qui sopra vi raccontiamo in dettaglio perché.

Sicuramente c’è stata una componente personale di “dipendenza da smartphone” che prima o poi dovrò far curare, però ci sono anche delle criticità oggettive che non possono essere mitigate solo dal costo esiguo del telefono Nokia in questione.

Il tasto centrale è fin troppo facile da confondere con i direzionali, e spesso capita di premerlo per errore. Le traduzioni del software sembrano uscite da un meme. Il T9, per qualche ragione che ancora adesso ci sfugge, non ha mai funzionato. E anche la tanto acclamata radio FM è utilizzabile solo collegando cuffiette con jack audio; cuffiette che, ovviamente, nessuno più possiede da anni.

Per non parlare dei giochi preinstallati, teoricamente pensati per farci compagnia nei momenti morti. Ok, c’è Snake. Tutti amano Snake. Una volta, due volte, tre volte. Poi magari provi una delle sue altre modalità. E poi ti addormenti. E gli altri giochi? Sono più o meno tutti uguali (o meglio, riciclati) e non fanno altro che aggiungere frustrazione all’esperienza.

L’idea iniziale era quella di staccare la spina e goderci la vacanza senza essere tentati da social, mail e notifiche. E fin qui tutto bene. Ma la realtà ci racconta che uno smartphone, anche nella vacanza più semplice, può essere molto utile.

Ci siamo trovati a rimpiangere Google Maps, le app per cercare / prenotare i ristoranti, o anche solo per scoprire qualche evento interessante nei dintorni, giusto per dare un po’ di varietà ai giorni al mare che tendono a scorrere tutti uguali. E anche quel Gemini che è in grado di rispondere a ogni nostro dubbio ogni tanto sarebbe stato utile per dirimere qualche questione.

In vacanza, il problema non è lo smartphone in sé, ma il modo in cui lo utilizziamo. E senza i servizi ormai integrati nella nostra quotidianità, ci siamo sentiti più in cattività che liberi.

La verità è solo una e semplice: il digital detox passa dall’autocontrollo. E per dare una mano alla nostra forza di volontà possiamo utilizzare le funzioni di benessere digitale già presenti sia su Android che su iPhone.

Passiamo ore e ore su Instagram o TikTok, possiamo limitare l’uso a 5 o 10 minuti al giorno, impostando proprio un timer sulle app che ci distraggono di più, in modo che allo scadere non sia più possibile avviarle.

È ovvio che poi una cosa del genere la possiamo disattivare in qualsiasi momento: sta a noi rimanere fedeli ai buoni propositi. In questo modo limitiamo la componente “tossica” dello smartphone, lasciando quella utile in vacanza e non.

Il Nokia 105 è un telefono che appartiene a un’altra era, una nella quale non c’era bisogno di inquadrare un QR code al ristorante per leggere il menu, nella quale i biglietti per eventi e mezzi non si acquistavano più semplicemente online, quando le tessere fedeltà e i coupon erano cartacei e se volevi un’informazione dovevi per forza telefonare.

Oggi viviamo in un’epoca diversa, è inutile negarlo e privarsi del tutto dello strumento che ha contribuito a questa rivoluzione non è la soluzione: lo è invece imparare a moderarne l’uso, impostando limiti, scegliendo consapevolmente cosa consultare e quando. Un vero digital detox non ha bisogno di telefoni vintage: bastano un po’ di volontà e gli strumenti giusti che, paradossalmente, ci offre proprio il nostro smartphone.

E il Nokia 105? Ora è anche rincarato: viene 18,50€ nel momento in cui stiamo scrivendo. Forse è meglio investirli per una serata al cinema, dice che il nuovo Fantastici 4 non sia male…

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